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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Nostalgia di amore paterno.

Sedersi con gli amici attorno al tavolo e parlare di quadri. Ricordarsi la domanda di Storia dell'arte fatta dall'esaminatore agli esami di maturità. Gioire ancora (a distanza di più di quarant'anni) nel constatare che quella risposta che influenzò positivamente il docente, l'aveva appresa dal proprio padre. Cominciare a parlare del genitore col sorriso sulle labbra. Sentire e trasmettere agli amici  l'orgoglio di essere stato il figlio di un uomo meraviglioso che sapeva amare, senza smancerie. E noi tutti, sempre attorno al tavolo,  ad ascoltare racconti sul filo del ricordo. Immaginare contorni sfuocati di un volto, come fossero disegnati da Leonardo con la sanguigna. Un volto che non abbiamo mai conosciuto, ma che  ora scorgiamo per il disegno fatto di parole da un figlio, che non non ha mai smesso di amare il padre, nonostante la morte li abbia divisi. Alla fine del racconto, anche sui nostri volti c'era un sorriso di tenerezza, fatta di una tristezza  gi

Un artista, una passione.

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Come sono unici i Catanzaresi, sempre pronti al lamento e alla critica, mai soddisfatti di niente. Una città cresce quando ci sono volontà di miglioramento, rispetto e soprattutto unità. In fondo, il Comune (nomen est conseguentia rerum) dovrebbe rispecchiare unità della comunità.  La città si sveglia con interesse, quando c'è un pettegolezzo, un arresto eccellente oppure un avviso di garanzia. Per quanto riguarda il resto, per grave o importante che possa essere, tutto scivola sulle spalle come una pioggerellina leggera che non da fastidio. E così nessuno in città  ha parlato di un concittadino che ha vinto con un suo quadro un premio internazionale in Catalogna. Solo  "Catanzaro informa" scrisse un trafiletto sull'avvenimento. Ma a quel concorso parteciparono molti artisti da tutte le parti del mondo e per quanto riguarda la pittura, il vincitore è stato un Catanzarese col quadro "I diseredati". Chi è quest'artista? Lo saprete presto, perché fra bre

La positività del rapporto amicale.

Quando un socio o una socia del Circolo Le Dame ha un problema, questo diventa collettivo. O meglio, la preoccupazione di uno diventa a ventaglio ed ognuno di noi si prende la sua parte. Sembrerà strano, ma in un mondo in cui ognuno si chiude a riccio e preferisce un desktop ad un viso, noi del Circolo stiamo, volutamente, tornando indietro nel tempo quando la compagnia era umana e non virtuale.  E tutto questo è bello, perché l'amore ci gira attorno e speriamo che quest'energia positiva rimanga sempre per aiutare ognuno di noi.

Gara regionale della Dama.

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Si sono svolte nel Circolo Le Dame di Catanzaro le gare regionali del gioco di dama italiana. Hanno partecipato giocatori di quattro province della Calabria e la competizione è stata organizzata dal Presidente regionale dama, Santo Cogliandro ed  arbitrata dal direttore di gara Salvatore Laganà. Sono risultati al gruppo assoluto al primo posto, Pulitanò Francesco, categoria Maestro, già vincitore di sette campionati regionali, appartenente al sodalizio A.S.D. "Il bianco e nero" di Reggio Calabria, al secondo posto,  Senatore Francesco,  categoria Candidato Maestro, appartenente al sodalizio A.S.D. Le Dame di Catanzaro, al terzo posto, Scigliano  Leonardo, categoria nazionale, appartenente al sodalizio A.S.D. Le Dame di Catanzaro. Per il secondo gruppo, sono risultati ai primissimi posti: Matalone Giuseppe, categoria provinciale, appartenente all'A.S.D. "Il bianco e nero" di Reggio Calabria, seguono, in ordine di punti acquisiti, Fabbricatore Domenico (Bianc

Alla ricerca dell'artista maledetto.

Stasera noi soci del Circolo Le Dame, abbiamo incontrato un artista che fra breve inseriremo nel filone "La Passione", di cui nei mesi scorsi abbiamo già trattato quella per la Poesia con D'Agostino e Ansani e per la Musica col bravisssimo Ettore Capicotto. Ora, in realtà, cercavamo un artista un po' particolare, che fosse attratto non solo dall'arte, ma anche da  passioni negative, capaci di distruggere chi le prova. Cercavamo una specie  di artista maledetto, dissacrante, provocatore, solitario, geniale, estroso, scomodo per se stesso ed anche per chi gli vive accanto. Un personaggio che non abbia mai rinunciato alle sue passioni, buone o cattive che fossero, purché capaci di trasmettergli emozionanti momenti  di adrenalina pura, come il gioco o le donne o qualcosa d'altro. Tramite un nostro amico, abbiamo avuto la fortuna d'incontrarlo. E' unico: riconosce i suoi errori, dipinge come solo gli artisti stravaganti sanno fare, mettendosi in discussi

Saperi e sapori: Unità d'Italia.

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Oggi, 17 marzo, fine dei festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Per l'occasione, il Circolo Le dame ha organizzato una cena tematica e tra un pasto del nord, come le trofie al pesto e i gustosi rigatoni con salsiccia calabra, si è discusso del Risorgimento, visto secondo una nuova visione storica. La Presidentessa, Norma Aleni, ha parlato del lato oscuro del Risorgimento e della storia che mai si troverà in un libro scolastico. Notizie che i soci hanno commentato con vivacità e simpatia, perché si sono trovati davanti alla distruzione di miti come Garibaldi, che si servì della camorra e della mafia per compiere l'impresa dei Mille. Ebbe, inoltre, i finanziamenti della Massoneria, di cui, in seguito, divenne gran Maestro, come i documenti dimostrano. Un certo Curcetti, agente provocatore, veniva pagato da Cavour, per incendiare gli animi dei contadini contro il re borbone.  Molti documenti che accertano queste nuove visioni storiche, ha sottolineato Norma Al