Post

Visualizzazione dei post da 2017

Il trullo ed il grattacielo.

 Camillo Longone, nel Manifesto della destra divina, scrive:  "Il trullo è costruito da uomini, il grattacielo da demoni.  Il trullo non richiede una laurea, meno che una laurea in architettura, bensì la maestria. [...] Il grattacielo babelico di Dubai, il trionfante Bun Dubai, è costruito da operai indiani, pakistani e bengalesi ridotti in semi schiavitù impossibilitati a tornare a casa [....] per il sequestro dei passaporti. Il trullo è tranquillissimo, non deve fare altro che somigliare ai trulli vicini. La sua missione è la fedeltà". Ora, riflettiamo assieme sulle parole scritte da Longone ed immaginiamo i trulli come la nostra tradizione, ferma al di là dei tempi, stabile, granitica, eterna, che dà certezza di dimora, di casa. Quindi, per la proprietà transitiva, la tradizione è il trullo, è il ventre materno che accoglie la vita e la protegge, è la famiglia, il primo nucleo della società, il perno. Distruggendo questo perno, si disintegra famiglia,  tradizione,  

Lettera agl’Italiani del nord.

Immagine
Ho letto che è nato il Grande Nord, riunendo più movimenti come Indipendenza Noi Veneto, Rinascita, Fare tornare Grande il nord, i Repubblicani. L’idea, già presentata a Milano a maggio, basata sul federalismo, ha, come suoi fondatori, imprenditori, professionisti, politici nostalgici, come Bossi e tanti altri delusi da Salvini, che vorrebbero un revival della vecchia Lega. Infatti, uno dei leader, Marco Reguzzoni, sostiene “ Quella che stiamo mettendo in piedi e' un'organizzazione agile e snella, costituita con un lavoro lontano dai riflettori ma con un radicamento capillare su tutto il Nord", precisando  che la grande differenza in Italia è data da  chi lavora e da chi vive di rendite. Logicamente per lui il Nord vive di lavoro ed il Sud di rendite.  A proposito di rendite, mi chiedo perché mai il gatto e la volpe, cioè Padoan e Gentiloni, un giorno prima delle elezioni, abbiano rubato alle tasche degli Italiani, anche quelli del Sud, circa 500 euro pro cap
Bando Premio Internazionale di Poesia “Arocha” BANDO PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA “AROCHA” 01 GIUGNO, 2017 PREMIOPROVINCIA DI CATANZARO 145 PREMIO INTERNAZIONALE di POESIA “Arocha” TIRIOLO L’ associazione “Opportunità” onlus, il Comune di Tiriolo e la testata on-line il Reventino.it, con il patrocinio dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Regione Calabria promuovono Arocha PREMIO INTERNAZIONALE di POESIA #STOPVIOLENZADONNE Scheda adesione Premio Arocha Regolamento Articolo 1: TEMA “La donna: violenza psichica e fisica”. La poesia come gesto speciale a sostegno delle donne e strumento di comunicazione. Poesia inedita in lingua italiana o in dialetto, per singoli autori, sul tema indicato. Articolo 2. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Gli autori possono partecipare con un massimo di due opere. Ogni poesia non deve essere superiore a 30 versi/righe, titolo escluso, e dovrà essere fornita tassativamente con le seguenti modalità:  file in estensione .doc oppure .docx ,

La Sinistra dei d(i)ritti.

Mi sono sempre chiesta se i nostri esponenti politici che siedono su poltrone che non hanno neanche conquistato col voto del popolo, ma per scelta dei partiti, leggano i giornali o, almeno, si informino sui problemi del mondo. Mi chiedo se sappiano, per esempio, che si vocifera all’estero che esiste in Turchia un’organizzazione che fornisce passaporti siriani falsi. Non dimentichiamoci che la famigerata Mafia non esiste solo in Italia, ma in tutto il mondo. Per essere più precisi, quella turca è tra quelle più spregiudicate tanto che nella città di Antakja, dove arrivano i veri profughi, succede di tutto, ma senza un minimo di umanità. Questa attività lucrosissima, in mano alla criminalità organizzata, fatta anche, senza decoro, su Facebook, per informare sugl’imbarchi, è sotto gli occhi di tutti, o, meglio, di tutti coloro che vogliono vedere e capire. Infatti, l’Onu e le Ong sanno, ma non intervengono. Certamente l’Onu e l’Ong non hanno trovato nessun utilità, magari anche fina

Penso, ripenso e nel pensar m'impazzo.

Avete mai pensato che nel mondo possa esistere una qualche oligarchia che segretamente organizzi e diriga i vari governi delle Nazioni? Se fosse vero (come penso che sia), i politici dei vari Stati non sono, poi, così importanti. Sono solo dei pupazzi, i cui fili sono tirati a piacimento da chi li crea, li fa muovere, lasciando a loro la convinzione di essere liberi di decidere. Persino il terrorismo pare sia organizzato a tavolino da quell’oligarchia a cui accennavo prima. Lo aveva scritto nel 1951 Robert Payne, morto dopo aver scritto “Zero. La storia del terrorismo”,  in circostanze molto oscure su cui nessuno ha mai cercato di sapere la verità,  che non doveva, né poteva essere svelata. A questo punto noi tutti ci dovremmo chiedere chi fa veramente la Storia? Certamente non la fa il popolo, la massa, che nel corso dei tempi è sempre stata poco propensa a fare guerre, ma a vivere, se non a sopravvivere, la sua quotidianità. Allora chi è il vero artefice della Storia? Ne

IL MISTERO SUI MANDANTI DELLA MORTE DI BORSELLINO

Per gli antichi Greci la verità è la lotta alla menzogna, e, come lotta, è sforzo, fatica, violenza fino alla morte, come è avvenuto per chi ha tentato di conquistarla, combattendo contro la menzogna. La nostra Italia è stata fondata sulla menzogna. L'Unità nazionale è avvenuta non certo con lotte di patrioti per la libertà, ma con stragi e massacri organizzati dagli "eroi" o meglio da avventurieri e i ladroni che cercavano di conquistare beni e non avevano niente da perdere. Il Risorgimento è stato la menzogna più grave che si sia mai permessa. Ma, in fondo, la storia ufficiale è sempre stata falsità pura.  Non solo quella italiana, ma anche quella degli altri Stati. Storia scritta dai vincitori, che non sono mai gli eserciti o le singole nazioni, ma la grande finanza del mondo. Adesso che sono una donna matura e passo molto tempo sui libri per cercare con sforzo la verità, comprendo le parole che diceva sempre mio padre "la motivazione di qualsiasi guerra ne

L'ORO DI MOSCA E I SUOI MISTERI.

Mentre l'Italia tutta era ancora sconvolta per la morte del giudice Giovanni Falcone, ucciso in modo troppo plateale per essere un delitto di mafia, vi fu un importante imbroglio della politica a danno della nostra economia. Ma questa è una storia diversa di cui parlerò un'altra volta. Ora, voglio ragionare con voi sull'assassinio del giudice Falcone e della situazione non serena che viveva nelle aule di tribunale, dovendo sopportare le illazioni di una parte di colleghi con un linciaggio continuo, come egli stesso confidò a Francesco Cossiga.  Leoluca Orlando fu uno di quelli che l'osteggiarono maggiormente, perché voleva diventare "il vero ed unico paladino dell'antimafia" come scrive Maria Falcone nel suo libro "Giovanni Falcone, un eroe solo". Quell'odio nato, secondo quanto dichiarato dall'ex ministro Martelli, nella trasmissione Anno Zero, dal fatto che Falcone avesse arrestato l'ex sindaco  Ciancimino, che continuava a

PARLIAMO UN POCO DI BEPPE GRILLO

Giuseppe (Beppe) Grillo, ragioniere, viene lanciato come cabarettista negli anni 70 da Pippo Baudo in una trasmissione televisiva.  Diventa subito un comico di successo e partecipa a diversi show, finché non viene allontanato dalla tv di Stato, in seguito ad una sua battuta velenosa contro Craxi.   Nel 2004, alla fine di un suo spettacolo, incontra il milanese Gianroberto Casaleggio, con cui decide di aprire un blog, che ben presto diventa uno dei siti internet più frequentati al mondo, Proprio in questi giorni, Grillo ha dichiarato che non è lui, in prima persona, a gestire il suo blog, ma altri, (sicuramente la società Casaleggio, che è anche l'editor dell'attore).   Ma chi è il fenomeno Beppe Grillo? Un appassionato onesto che vuole cambiare il mondo? O un furbastro che vive il suo ruolo per accattivarsi il consenso di tanti Italiani, soprattutto giovani? Una cosa è certa: parla di crisi economica che la politica ha causato (ed è vero), però il suo reddito sfiora quattro m

I buoni ed i cattivi. Per dare un giusto giudizio, bisogna conoscere.

L’attacco dell’Occidente anglo-sassone alla Siria nasce dall’esigenza di disgregare un paese neutrale ed autonomo, per dar vita al libero mercato. In che modo? Semplicemente come hanno fatto con Milosevic, che fu indicato al mondo come un dittatore, da cui Washington, Londra e Bruxelles si dovevano necessariamente liberare perché non aveva accettato il Fondo Monetario Internazionale né il libero scambio. Quindi, la reale causa belli fu allora per Milosevic il massacro di Racak, un piccolo paese dove si nascondevano terroristi del Kossovo. Ma i terroristi uccisi vennero, ad opera dell’americano William Walker, abituato ad operazioni clandestine, travestiti da poveri civili, contadini, per fare indignare il mondo contro l’allora presidente serbo, pronto, a dir loro, a voler provocare una catastrofe umanitaria.  In realtà, la catastrofe fu provocata dalla Nato che usò proiettili ad uranio impoverito, causa di migliaia di decessi tra civili ed anche tra i nostri soldati italiani, che er

LEGITTIMA DIFESA

Io non capisco perché ci sia tanta discussione inutile sulla legittima difesa, riconosciuta da tutti i codici di ogni paese e di tutti i tempi. Già nel 1700 a.C. il Codice di Hammurabi legiferava che “ Colui che si introduce in una casa e commette un furto, non solo incorre nella pena di morte nel caso in cui sia catturato, ma può anche essere legittimamente ucciso durante il suo tentativo di effrazione (legge 21). Persino la Bibbia, che proibisce l’uccisione di un ladro, prevede un’eccezione nel caso in cui il proprietario della casa scassinata agisca per legittima difesa, per proteggere la propria vita e solo in circostanze che giustifichino tale azione violenta (vedi Esodo 22:2-3). )  Tutte le legislazioni e di tutti i tempi hanno rispettato questo diritto naturale a difendere la propria vita, ma anche l’integrità della persona e del pudore, come nel diritto romano Ma non solo i Codici, anche la stessa filosofia prevede che la vita è sacra e bisogna salvaguardarsela, nei m

La vera mafia.

Mia madre, donna d'altri tempi, sosteneva che nella vita bisogna sempre essere onesti e non dare adito a critiche, perché quando si butta dalla finestra un pugno di farina, il vento la disperde e non sapremo mai dove una parte della farina andrà a finire. In poche parole ci educava a non suscitare critiche. Ma erano altri tempi. Nella nostra epoca se non ricevi almeno un mandato di comparizione davanti un giudice, non sei nessuno.  Viviamo in quella situazione che nell'antica Roma era definita Corruptio corrumpit e i Romani in quanto ad imbrogli non erano secondi a nessuno, né nel passato, né ora. Mi riferisco non ai nativi di Roma, ma a tutto quel corollario che vive nella capitale, che diventa romano per adozione e che sceglie il luogo per essere vicino al potere, che, di per sé, nasce corrotto. Sono fermamente convinta che, come sostenne Mario Puzo,  "ogni grande fortuna nasconde un grande delitto". Detto questo, se la magistratura volesse veramente far piazza pu

Berlusconi e Schulz a distanza di anni

La nostra terra non è più una nazione libera, ma sottomessa ad un'Europa che il popolo non accetta, ma che i politici, invece, si ostinano a rappresentare come il bene primario per nostro paese. Un'Europa comandata da una donna che sa fare solo conti e non conosce le regole basilari dell'educazione e del rispetto verso i popoli che s'affacciano sul Mediterraneo e che considera di serie B, eccetto i Francesi che hanno più o meno la sua stessa idea. Anni fa Berlusconi al Parlamento europeo ebbe una lite verbale con Martin Schulz e lo chiamò giustamente Capot, perché con la sua solita arroganza derideva il nostro paese e pure Berlusconi stesso e gli altri nostri parlamentari, dei quali nessuno si alzò per dar manforte al nostro presidente del Consiglio di allora.  Quel "Capot" fu ritenuto molto offensivo, da tutti i parlamentari dei vari Stati europei, che, però, alle parole aggressive di Schulz sorridevano e ammiccavano contro gli Italiani. Nessuno, comun

L'Italia ha due grandi "industrie" redditizie: la mafia e l'antimafia

Scrivo quest'articolo da fiera calabrese, che vuole ricordare a tutti che Locri ha dato i natali a filosofi, come Timeo e al più antico legislatore della Magna Grecia e della stessa Grecia, Zaleuco e sue furono le prime leggi scritte in Occidente, tra l'altro molto severe. Locri, quindi,  non aspettava certo don Ciotti per sentir parlare di legalità, già usa nella città calabra fin dal 663 a.C., nell'epoca in cui a Pieve di Cadore c'era ancora l'uomo di Neanderthal.    Le vicende legate a Locri e alla vicenda Libera, mi hanno sconcertato, perché nessun locrese, né malavitoso, né onesto si sarebbe mai messo in evidenza con tutte le forze dell'ordine che c'erano in giro, per l'imminente venuta del presidente Mattarella. Quindi, lasciatemi il beneficio del dubbio proprio per il fatto che conosco bene i miei conterranei. Da più giorni, però, nelle varie televisioni  e sui giornali si continua a parlare di Libera e della mafia locrese, o meglio, calabre

Le paludi sono tante.

 Matteo Renzi,  a parere mio , tornerà a galla quanto prima, perché, da Presidente del Consiglio, ha avuto l'intuizione di mettere nei posti dell'informazione i suoi protetti, che ora gli sono grati e non fanno parola di tutti gli imbrogli della sua  famiglia. Infatti, non si parla più della Chil Post, di proprietà di Tiziano Renzi,  azienda  che  distribuiva giornali e volantini.  In passato, proprio Tiziano, undici giorni prima che il figlio venisse eletto alla Provincia, lo assunse in azienda con lauto stipendio.  Quindi, una volta eletto, la Chil si premurò di concedere l'aspettativa a Matteo, il cui stipendio (di dirigente),  lo paga lo Stato con relativi contributi, come stabilisce la legge per i lavoratori, che vanno in aspettativa per ricoprire un incarico politico. Visto che non se ne parla su molti giornali, che dire de l cognato dell'ex Presidente del consiglio, Andrea Conticini? Quest'ultimo, marito della sorella Matilde, secondo i magistrati

La nuova fregatura della Tv di Stato

Ma vi siete accorti che nei canali della Tv, in prima serata, trasmettono già   da marzo le repliche delle ficfion degli anni scorsi (vedi lunedì con la serie del commissario Montalbano e domenica con  "Che Dio ci aiuti"?  Almeno lo scorso anno le repliche cominciavano da maggio, ma forse per gli stipendi da favola elargiti ai compari di Renzi, di cui molti toscani, non rimangono molti soldi per dare un servizio idoneo, tra l'altro, strapagato dagli Italiani e dalla pubblicità. Ma quello che mi fa più rabbia in un 'Italia che fa fatica a riprendersi economicamente, oltre agli stipendi dei dirigenti, presidenti, amministratori, ecc (Antonio Campo dall’Orto 652.000 euro\  Antonio Marano 390.000 euro\ Monica Maggioni, 330.000 euro\ Daria Bignardi,: 300.000 euro\ Carlo Verdelli, : 320.000 euro) per citarne alcuni, è che sono pagati anche altri che non hanno nessun incarico, e che prendono, comunque,  uno stipendio strepitoso, come "ex senza incarico": A

L'omosessuale può essere genitore, la donna di 60 anni, no.

Mi piacerebbe guardare negli occhi il magistrato che ha tolto il figlio alla madre naturale, per mostrargli tutto il mio disprezzo, così come lui\lei (non so di che sesso sia, ma solo che è un|una stolto\a) che ha mostrato a tutta l'Italia che siamo un paese in cui un uomo di oltre sessant'anni può diventare padre, ma  la donna, no. Ancora una volta, nel nostro paese è la donna a patire. Se non è così, togliamo i figli a tutti gli uomini che diventano padri a tarda età. e sono veramente tanti. Due omosessuali possono diventare genitori, ma la donna, se non è giovane, non può. Ma che giustizia è questa?  E' una vergogna. Ma i nostri politici si rendono conto che la Magistratura oramai legifera e decide per tutti? Che si è appropriata di poteri che non le competono? Le mamme mafiose e assassine possono crescersi i figli  e le donne oneste e piene di amore da elargire ad una creatura propria, no? Ma le femministe che l'8 marzo sono scese in piazza a difendere i loro

Napoli, Salvini ed Eduardo de Filippo.

Il Sud non è quello rappresentato a Napoli, dove si sono verificati scontri con lacrimogeni, tafferugli, feriti e distruzioni di automobili per il corteo antileghista a cui ha partecipato anche il sindaco De Magistris. Una reazione forse un poco artefatta, ma anche, se vogliamo, giustificata, vista la politica del parlamentare leghista, che col suo movimento "Noi con Salvini", fondato nel 2014, vuole cercare consensi nel Sud per diventare il leader del centro destra. I Meridionali, però, non sono stupidi e capiscono che la sua è una strategia politica e non dimenticano le tante offese contro il sud, che nascono da una mentalità, da un modo di concepire, non da un momento di rabbia o di sdegno. Per questo motivo sono inutili le scuse, fatte a distanza di tempo. Ma torniamo alle proteste di Napoli, organizzate sicuramente dai centri sociali e da chi vuole destabilizzare l'ordine pubblico e la democrazia.   Sarebbe stato più proficuo far parlare Salvini e, in un di

Il Reddito di cittadinanza. Fregatura scontata.

Luca Ricolfi, uno dei più importanti sociologi italiani, professore universitario, editorialista, autore di innumerevoli testi, ci ha aperto gli occhi in un suo articolo sul   reddito di cittadinanza, di cui i vari partiti, in questo periodo, si riempiono la bocca, forse per dare la sensazione di essere vicini al popolo. Tutte le proposte partitiche ad hoc rappresentano l'esatto contrario di quello che ci fanno intendere. In realtà, il reddito di cittadinanza è un introito che lo Stato dona a tutti i suoi cittadini, ricchi e poveri, individualmente, senza alcuna restrizione, obbligo o contropartita. L'idea nacque nel 1800 e tornò di moda negli anni 80 in Belgio. Nel 2013 il movimento 5 stelle l'ha fatta propria, come se l'avesse pensata col suo intuito, ma l'ha, in realtà, snaturalizzata. Secondo loro, il reddito s'intende destinato solo ai poveri, quindi diventa su base familiare e non è incondizionato. Infatti, i beneficiari saranno sorvegliati, formati a

I tre della piazza

Nella mia città, Catanzaro, si usa dire in dialetto "i tri da chiazza" per definire tre amici nullafacenti e vuoti, pronti solo a fare guai con azioni e con parole. Ma i tre della piazza più pericolosi che ci siano stati e, purtroppo, ancora continuano ad operare in Italia e all'estero, non risiedono nella mia città, ma altrove. Sono coloro che hanno contribuito a rovinare ed affondare economicamente la Grecia. Tre Italiani, tre venduti alla Morgan e alla grande finanza mondiale, che hanno sempre tirato le loro fila contro la dignità degli Stati. Si chiamano Mario Draghi, Mario Monti e Pier Paolo Padoan. Mandati allora in Grecia per "SALVARLA" dal Fondo monetario Internazionale, sappiamo come è andata a finire. Pensate che quando Draghi fu proposto come presidente della Bbc, i banchieri tedeschi e francesi si ribellarono proprio per la "porcheria" che coi suoi compari aveva organizzato nella terra di Platone. Ah, dimenticavo che il nostro attual

Due pesi, due misure

La banca Hsh di Edimburgo è nei guai, come la nostra famigerata Montepaschi. L'Unione europea, però, non ha battuto ciglio e subito ha dato il via al governo tedesco d'intervenire per salvare la banca. A noi, invece, è stato impedito e l'Europa pretende che la crisi delle banche italiane sia risolta dai risparmiatori, col prelievo dei soldi dai conti correnti che superino i 100mila euro. Perché, mi chiedo, solo noi Italiani siamo massacrati ed i Tedeschi e gli Spagnoli no? Che aspettiamo a capire che i nostri politici ci stanno portando alla rovina? Tutti. Senza escludere nessuno. Chissà cosa ha promesso anche a Grillo l'Europa, visto che ora  è diventato europeista sfegatato, contrariamenre a quanto affermava fino a pochi mesi fa. Poveri noi, che siamo solo da compatire, visto che 58mila Italiani non sono capaci di eliminare circa 1000 corrotti tra politici e dirigenti, tutti pronti a svendere la nostra bella patria

La scuola e le sue pecche.

Massimo Cacciari è, assieme a molti docenti, il firmatario della lettera inviata da oltre seicento docenti universitari, intellettuali ecc. al Presidente del Consiglio, alla Ministra all'Istruzione e al Parlamento nella quale ci si lamenta che gli studenti scrivono male. Il filosofo chiarisce in un'intervista fatta dal quotidiano La Repubbica che la colpa non è degli studenti, ma di chi ha smantellato la scuola disorganizzandola. Bisognerebbe ricordare ai firmatari che la scuola italiana fino al 1960 era considerata a livello internazionale, una delle migliori del mondo. Poi arrivò la contestazione sessantottina, fatta, però, da studenti indottrinati, che avevano studiato sui banchi di scuola con la Riforma scolastica fatta da un filosofo, Giovanni Gentile, professore universitario dal 1906, quindi in tempi non sospetti, all'università di Palermo. Inoltre, con Giuseppe Lombardo Radice aveva fatto una battaglia per il rinnovamento della scuola. Negli anni Sessanta cominciar

Politicamente per tutti: Destra, Sinistra, Centro.

                          Fra un paio di mesi, i Catanzaresi saranno chiamati per esprimere un voto per la scelta di una nuova classe di amministratori. Gli elettori si recheremo nei seggi  a malincuore se nelle varie liste  leggeranno  nomi di  candidati non adatti a risollevare il città dal vicolo cieco in cui si trova. Gli elettori del terzo millennio sono più partecipativi e più informati rispetto a quelli del 900.  La  generazione degli “anta”, attaccata al giornale e proprio a quello di carta, è meno propensa ad una continua informazione ( a volte fatta d'inesattezze, oggi definite bufale) inviata dai social network.  I giovani, invece, vivono attaccati al computer e al telefonino. Ed anche se le informazioni  che si scambiano non sono tutte  attendibili,  c’è, comunque,  un continuo tam tam che li tiene vigili alle vicende che accadono accanto ed intorno a loro. Però, i giovani, oltre ad essere aggiornati, sono anche più arrabbiati, più sconfortati, più poveri, più disoc