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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Mattarella a Catanzaro

Il Presidente Mattarella ha in una sola ora fatto il viaggio da Lamezia a Catanzaro e viceversa. Nel mezzo la lettura di un discorso di un'ovvietà sconcertante: ndrangheta e mancanza di legalità. Un accenno ai figli di questa terra che hanno portato in alto l'Italia. Finito il discorso. Presto si riparte.  Delusione cocente per quelli come me, gente perbene che vive di lavoro, sacrifici e dignità. Un'ennesima sfilata di personaggi che ci costano un capitale. W l'Italia

MORS TUA, VITA MEA

MAIO, FICO, DI BATTISTA SEMBRANO LE TRE SCIMMIETTE SUL COMO’ CHE RIPETONO LA FILASTROCCA. INQUIETANTE CHE RITENGANO COLPEVOLE UNA GRILLINA, SOLO PER DIMOSTRARE CHE IL LORO MOVIMENTO SIA INDENNE DA SCANDALI  E DISONESTA’.  IL LORO LIMITE STA PROPRIO NEL PROPORSI COME GIUDICI DI UN DELITTO FORSE NON COMMESSO. RIDICOLI. UN LORO COLLEGA, INTERVISTATO, HA FATTO SUE, PAROLE DETTE DA CESARE. SOLO CHE CESARE LE HA PRONUNCIATE PIU’ DI DUEMILA ANNI FA. GRILLINI, SVEGLIATEVI. AVETE GIA’ TOPPATO.   

Quando il malaffare è legalizzato.

Stamane ho chiamato il numero verde del servizio clienti della mia banca per attivare la carta che mi è arrivata sotto le feste. Mi hanno fatto delle domande per accettarsi della mia identità ed, inoltre, per avere conferme della mia onestà mi hanno chiesto se i soldi presenti sulla carta sono derivanti dal mio stipendio (notizia che ho confermato) e se sono esposta politicamente. Ergo, in Italia la politica è abbinata all'imbroglio. Ho fatto notare questo connubio alla signora con cui parlavo al telefono e lei con molta ingenuità mi ha confermato che nelle banche il nome di chiunque faccia politica attiva deve essere dato all'Antitrust. Viva l'Italia. Ma, soprattutto, poveri i nostri giovani. In che mani li abbiamo consegnati.

Se mai vi capitasse di andare al santuario di San Giovanni Rotondo

E' da poco passato il Natale e non voglio essere cattiva, però è giusto  informare chi mi segue di quanto mi è accaduto nel parcheggio del Santuario di San Giovanni Rotondo. Nel mese di luglio mi trovavo con la famiglia ed amici in Puglia. Durante il viaggio, mio marito decide di  passare dal santuario di Padre Pio, a cui è devoto, per una preghiera. Posteggiamo le automobili nel parcheggio e paghiamo regolarmente il posteggio per un'ora. Io non mi reco nel santuario, per fare compagnia alla nostra cagnetta. Dopo circa cinquanta minuti, avverto il cerbero che mi girava attorno e che mi aveva fornito di biglietti per il parcheggio, che sarei andata al bar difronte, per comprare una bottiglietta d'acqua fresca per dissetare la cagnolina. Fatto ciò, rientro con un minuto di anticipo alla scadenza stabilita dell'ora. Il cerbero era sparito, lasciando sul parabrezza della mia automobile una multa. Visto che è impossibile compilarla in meno di un minuto, ne deduco che l&