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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Penso, ripenso e nel pensar m'impazzo.

Avete mai pensato che nel mondo possa esistere una qualche oligarchia che segretamente organizzi e diriga i vari governi delle Nazioni? Se fosse vero (come penso che sia), i politici dei vari Stati non sono, poi, così importanti. Sono solo dei pupazzi, i cui fili sono tirati a piacimento da chi li crea, li fa muovere, lasciando a loro la convinzione di essere liberi di decidere. Persino il terrorismo pare sia organizzato a tavolino da quell’oligarchia a cui accennavo prima. Lo aveva scritto nel 1951 Robert Payne, morto dopo aver scritto “Zero. La storia del terrorismo”,  in circostanze molto oscure su cui nessuno ha mai cercato di sapere la verità,  che non doveva, né poteva essere svelata. A questo punto noi tutti ci dovremmo chiedere chi fa veramente la Storia? Certamente non la fa il popolo, la massa, che nel corso dei tempi è sempre stata poco propensa a fare guerre, ma a vivere, se non a sopravvivere, la sua quotidianità. Allora chi è il vero artefice della Storia? Ne

IL MISTERO SUI MANDANTI DELLA MORTE DI BORSELLINO

Per gli antichi Greci la verità è la lotta alla menzogna, e, come lotta, è sforzo, fatica, violenza fino alla morte, come è avvenuto per chi ha tentato di conquistarla, combattendo contro la menzogna. La nostra Italia è stata fondata sulla menzogna. L'Unità nazionale è avvenuta non certo con lotte di patrioti per la libertà, ma con stragi e massacri organizzati dagli "eroi" o meglio da avventurieri e i ladroni che cercavano di conquistare beni e non avevano niente da perdere. Il Risorgimento è stato la menzogna più grave che si sia mai permessa. Ma, in fondo, la storia ufficiale è sempre stata falsità pura.  Non solo quella italiana, ma anche quella degli altri Stati. Storia scritta dai vincitori, che non sono mai gli eserciti o le singole nazioni, ma la grande finanza del mondo. Adesso che sono una donna matura e passo molto tempo sui libri per cercare con sforzo la verità, comprendo le parole che diceva sempre mio padre "la motivazione di qualsiasi guerra ne

L'ORO DI MOSCA E I SUOI MISTERI.

Mentre l'Italia tutta era ancora sconvolta per la morte del giudice Giovanni Falcone, ucciso in modo troppo plateale per essere un delitto di mafia, vi fu un importante imbroglio della politica a danno della nostra economia. Ma questa è una storia diversa di cui parlerò un'altra volta. Ora, voglio ragionare con voi sull'assassinio del giudice Falcone e della situazione non serena che viveva nelle aule di tribunale, dovendo sopportare le illazioni di una parte di colleghi con un linciaggio continuo, come egli stesso confidò a Francesco Cossiga.  Leoluca Orlando fu uno di quelli che l'osteggiarono maggiormente, perché voleva diventare "il vero ed unico paladino dell'antimafia" come scrive Maria Falcone nel suo libro "Giovanni Falcone, un eroe solo". Quell'odio nato, secondo quanto dichiarato dall'ex ministro Martelli, nella trasmissione Anno Zero, dal fatto che Falcone avesse arrestato l'ex sindaco  Ciancimino, che continuava a

PARLIAMO UN POCO DI BEPPE GRILLO

Giuseppe (Beppe) Grillo, ragioniere, viene lanciato come cabarettista negli anni 70 da Pippo Baudo in una trasmissione televisiva.  Diventa subito un comico di successo e partecipa a diversi show, finché non viene allontanato dalla tv di Stato, in seguito ad una sua battuta velenosa contro Craxi.   Nel 2004, alla fine di un suo spettacolo, incontra il milanese Gianroberto Casaleggio, con cui decide di aprire un blog, che ben presto diventa uno dei siti internet più frequentati al mondo, Proprio in questi giorni, Grillo ha dichiarato che non è lui, in prima persona, a gestire il suo blog, ma altri, (sicuramente la società Casaleggio, che è anche l'editor dell'attore).   Ma chi è il fenomeno Beppe Grillo? Un appassionato onesto che vuole cambiare il mondo? O un furbastro che vive il suo ruolo per accattivarsi il consenso di tanti Italiani, soprattutto giovani? Una cosa è certa: parla di crisi economica che la politica ha causato (ed è vero), però il suo reddito sfiora quattro m

I buoni ed i cattivi. Per dare un giusto giudizio, bisogna conoscere.

L’attacco dell’Occidente anglo-sassone alla Siria nasce dall’esigenza di disgregare un paese neutrale ed autonomo, per dar vita al libero mercato. In che modo? Semplicemente come hanno fatto con Milosevic, che fu indicato al mondo come un dittatore, da cui Washington, Londra e Bruxelles si dovevano necessariamente liberare perché non aveva accettato il Fondo Monetario Internazionale né il libero scambio. Quindi, la reale causa belli fu allora per Milosevic il massacro di Racak, un piccolo paese dove si nascondevano terroristi del Kossovo. Ma i terroristi uccisi vennero, ad opera dell’americano William Walker, abituato ad operazioni clandestine, travestiti da poveri civili, contadini, per fare indignare il mondo contro l’allora presidente serbo, pronto, a dir loro, a voler provocare una catastrofe umanitaria.  In realtà, la catastrofe fu provocata dalla Nato che usò proiettili ad uranio impoverito, causa di migliaia di decessi tra civili ed anche tra i nostri soldati italiani, che er

LEGITTIMA DIFESA

Io non capisco perché ci sia tanta discussione inutile sulla legittima difesa, riconosciuta da tutti i codici di ogni paese e di tutti i tempi. Già nel 1700 a.C. il Codice di Hammurabi legiferava che “ Colui che si introduce in una casa e commette un furto, non solo incorre nella pena di morte nel caso in cui sia catturato, ma può anche essere legittimamente ucciso durante il suo tentativo di effrazione (legge 21). Persino la Bibbia, che proibisce l’uccisione di un ladro, prevede un’eccezione nel caso in cui il proprietario della casa scassinata agisca per legittima difesa, per proteggere la propria vita e solo in circostanze che giustifichino tale azione violenta (vedi Esodo 22:2-3). )  Tutte le legislazioni e di tutti i tempi hanno rispettato questo diritto naturale a difendere la propria vita, ma anche l’integrità della persona e del pudore, come nel diritto romano Ma non solo i Codici, anche la stessa filosofia prevede che la vita è sacra e bisogna salvaguardarsela, nei m

La vera mafia.

Mia madre, donna d'altri tempi, sosteneva che nella vita bisogna sempre essere onesti e non dare adito a critiche, perché quando si butta dalla finestra un pugno di farina, il vento la disperde e non sapremo mai dove una parte della farina andrà a finire. In poche parole ci educava a non suscitare critiche. Ma erano altri tempi. Nella nostra epoca se non ricevi almeno un mandato di comparizione davanti un giudice, non sei nessuno.  Viviamo in quella situazione che nell'antica Roma era definita Corruptio corrumpit e i Romani in quanto ad imbrogli non erano secondi a nessuno, né nel passato, né ora. Mi riferisco non ai nativi di Roma, ma a tutto quel corollario che vive nella capitale, che diventa romano per adozione e che sceglie il luogo per essere vicino al potere, che, di per sé, nasce corrotto. Sono fermamente convinta che, come sostenne Mario Puzo,  "ogni grande fortuna nasconde un grande delitto". Detto questo, se la magistratura volesse veramente far piazza pu

Berlusconi e Schulz a distanza di anni

La nostra terra non è più una nazione libera, ma sottomessa ad un'Europa che il popolo non accetta, ma che i politici, invece, si ostinano a rappresentare come il bene primario per nostro paese. Un'Europa comandata da una donna che sa fare solo conti e non conosce le regole basilari dell'educazione e del rispetto verso i popoli che s'affacciano sul Mediterraneo e che considera di serie B, eccetto i Francesi che hanno più o meno la sua stessa idea. Anni fa Berlusconi al Parlamento europeo ebbe una lite verbale con Martin Schulz e lo chiamò giustamente Capot, perché con la sua solita arroganza derideva il nostro paese e pure Berlusconi stesso e gli altri nostri parlamentari, dei quali nessuno si alzò per dar manforte al nostro presidente del Consiglio di allora.  Quel "Capot" fu ritenuto molto offensivo, da tutti i parlamentari dei vari Stati europei, che, però, alle parole aggressive di Schulz sorridevano e ammiccavano contro gli Italiani. Nessuno, comun