L'Italia ha due grandi "industrie" redditizie: la mafia e l'antimafia
Scrivo quest'articolo da fiera calabrese, che vuole ricordare a tutti che Locri ha dato i natali a filosofi, come Timeo e al più antico legislatore della Magna Grecia e della stessa Grecia, Zaleuco e sue furono le prime leggi scritte in Occidente, tra l'altro molto severe. Locri, quindi, non aspettava certo don Ciotti per sentir parlare di legalità, già usa nella città calabra fin dal 663 a.C., nell'epoca in cui a Pieve di Cadore c'era ancora l'uomo di Neanderthal. Le vicende legate a Locri e alla vicenda Libera, mi hanno sconcertato, perché nessun locrese, né malavitoso, né onesto si sarebbe mai messo in evidenza con tutte le forze dell'ordine che c'erano in giro, per l'imminente venuta del presidente Mattarella. Quindi, lasciatemi il beneficio del dubbio proprio per il fatto che conosco bene i miei conterranei. Da più giorni, però, nelle varie televisioni e sui giornali si continua a parlare di Libera e della mafia locrese, o meglio, calabre