Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2017

L'Italia ha due grandi "industrie" redditizie: la mafia e l'antimafia

Scrivo quest'articolo da fiera calabrese, che vuole ricordare a tutti che Locri ha dato i natali a filosofi, come Timeo e al più antico legislatore della Magna Grecia e della stessa Grecia, Zaleuco e sue furono le prime leggi scritte in Occidente, tra l'altro molto severe. Locri, quindi,  non aspettava certo don Ciotti per sentir parlare di legalità, già usa nella città calabra fin dal 663 a.C., nell'epoca in cui a Pieve di Cadore c'era ancora l'uomo di Neanderthal.    Le vicende legate a Locri e alla vicenda Libera, mi hanno sconcertato, perché nessun locrese, né malavitoso, né onesto si sarebbe mai messo in evidenza con tutte le forze dell'ordine che c'erano in giro, per l'imminente venuta del presidente Mattarella. Quindi, lasciatemi il beneficio del dubbio proprio per il fatto che conosco bene i miei conterranei. Da più giorni, però, nelle varie televisioni  e sui giornali si continua a parlare di Libera e della mafia locrese, o meglio, calabre

Le paludi sono tante.

 Matteo Renzi,  a parere mio , tornerà a galla quanto prima, perché, da Presidente del Consiglio, ha avuto l'intuizione di mettere nei posti dell'informazione i suoi protetti, che ora gli sono grati e non fanno parola di tutti gli imbrogli della sua  famiglia. Infatti, non si parla più della Chil Post, di proprietà di Tiziano Renzi,  azienda  che  distribuiva giornali e volantini.  In passato, proprio Tiziano, undici giorni prima che il figlio venisse eletto alla Provincia, lo assunse in azienda con lauto stipendio.  Quindi, una volta eletto, la Chil si premurò di concedere l'aspettativa a Matteo, il cui stipendio (di dirigente),  lo paga lo Stato con relativi contributi, come stabilisce la legge per i lavoratori, che vanno in aspettativa per ricoprire un incarico politico. Visto che non se ne parla su molti giornali, che dire de l cognato dell'ex Presidente del consiglio, Andrea Conticini? Quest'ultimo, marito della sorella Matilde, secondo i magistrati

La nuova fregatura della Tv di Stato

Ma vi siete accorti che nei canali della Tv, in prima serata, trasmettono già   da marzo le repliche delle ficfion degli anni scorsi (vedi lunedì con la serie del commissario Montalbano e domenica con  "Che Dio ci aiuti"?  Almeno lo scorso anno le repliche cominciavano da maggio, ma forse per gli stipendi da favola elargiti ai compari di Renzi, di cui molti toscani, non rimangono molti soldi per dare un servizio idoneo, tra l'altro, strapagato dagli Italiani e dalla pubblicità. Ma quello che mi fa più rabbia in un 'Italia che fa fatica a riprendersi economicamente, oltre agli stipendi dei dirigenti, presidenti, amministratori, ecc (Antonio Campo dall’Orto 652.000 euro\  Antonio Marano 390.000 euro\ Monica Maggioni, 330.000 euro\ Daria Bignardi,: 300.000 euro\ Carlo Verdelli, : 320.000 euro) per citarne alcuni, è che sono pagati anche altri che non hanno nessun incarico, e che prendono, comunque,  uno stipendio strepitoso, come "ex senza incarico": A

L'omosessuale può essere genitore, la donna di 60 anni, no.

Mi piacerebbe guardare negli occhi il magistrato che ha tolto il figlio alla madre naturale, per mostrargli tutto il mio disprezzo, così come lui\lei (non so di che sesso sia, ma solo che è un|una stolto\a) che ha mostrato a tutta l'Italia che siamo un paese in cui un uomo di oltre sessant'anni può diventare padre, ma  la donna, no. Ancora una volta, nel nostro paese è la donna a patire. Se non è così, togliamo i figli a tutti gli uomini che diventano padri a tarda età. e sono veramente tanti. Due omosessuali possono diventare genitori, ma la donna, se non è giovane, non può. Ma che giustizia è questa?  E' una vergogna. Ma i nostri politici si rendono conto che la Magistratura oramai legifera e decide per tutti? Che si è appropriata di poteri che non le competono? Le mamme mafiose e assassine possono crescersi i figli  e le donne oneste e piene di amore da elargire ad una creatura propria, no? Ma le femministe che l'8 marzo sono scese in piazza a difendere i loro

Napoli, Salvini ed Eduardo de Filippo.

Il Sud non è quello rappresentato a Napoli, dove si sono verificati scontri con lacrimogeni, tafferugli, feriti e distruzioni di automobili per il corteo antileghista a cui ha partecipato anche il sindaco De Magistris. Una reazione forse un poco artefatta, ma anche, se vogliamo, giustificata, vista la politica del parlamentare leghista, che col suo movimento "Noi con Salvini", fondato nel 2014, vuole cercare consensi nel Sud per diventare il leader del centro destra. I Meridionali, però, non sono stupidi e capiscono che la sua è una strategia politica e non dimenticano le tante offese contro il sud, che nascono da una mentalità, da un modo di concepire, non da un momento di rabbia o di sdegno. Per questo motivo sono inutili le scuse, fatte a distanza di tempo. Ma torniamo alle proteste di Napoli, organizzate sicuramente dai centri sociali e da chi vuole destabilizzare l'ordine pubblico e la democrazia.   Sarebbe stato più proficuo far parlare Salvini e, in un di

Il Reddito di cittadinanza. Fregatura scontata.

Luca Ricolfi, uno dei più importanti sociologi italiani, professore universitario, editorialista, autore di innumerevoli testi, ci ha aperto gli occhi in un suo articolo sul   reddito di cittadinanza, di cui i vari partiti, in questo periodo, si riempiono la bocca, forse per dare la sensazione di essere vicini al popolo. Tutte le proposte partitiche ad hoc rappresentano l'esatto contrario di quello che ci fanno intendere. In realtà, il reddito di cittadinanza è un introito che lo Stato dona a tutti i suoi cittadini, ricchi e poveri, individualmente, senza alcuna restrizione, obbligo o contropartita. L'idea nacque nel 1800 e tornò di moda negli anni 80 in Belgio. Nel 2013 il movimento 5 stelle l'ha fatta propria, come se l'avesse pensata col suo intuito, ma l'ha, in realtà, snaturalizzata. Secondo loro, il reddito s'intende destinato solo ai poveri, quindi diventa su base familiare e non è incondizionato. Infatti, i beneficiari saranno sorvegliati, formati a

I tre della piazza

Nella mia città, Catanzaro, si usa dire in dialetto "i tri da chiazza" per definire tre amici nullafacenti e vuoti, pronti solo a fare guai con azioni e con parole. Ma i tre della piazza più pericolosi che ci siano stati e, purtroppo, ancora continuano ad operare in Italia e all'estero, non risiedono nella mia città, ma altrove. Sono coloro che hanno contribuito a rovinare ed affondare economicamente la Grecia. Tre Italiani, tre venduti alla Morgan e alla grande finanza mondiale, che hanno sempre tirato le loro fila contro la dignità degli Stati. Si chiamano Mario Draghi, Mario Monti e Pier Paolo Padoan. Mandati allora in Grecia per "SALVARLA" dal Fondo monetario Internazionale, sappiamo come è andata a finire. Pensate che quando Draghi fu proposto come presidente della Bbc, i banchieri tedeschi e francesi si ribellarono proprio per la "porcheria" che coi suoi compari aveva organizzato nella terra di Platone. Ah, dimenticavo che il nostro attual

Due pesi, due misure

La banca Hsh di Edimburgo è nei guai, come la nostra famigerata Montepaschi. L'Unione europea, però, non ha battuto ciglio e subito ha dato il via al governo tedesco d'intervenire per salvare la banca. A noi, invece, è stato impedito e l'Europa pretende che la crisi delle banche italiane sia risolta dai risparmiatori, col prelievo dei soldi dai conti correnti che superino i 100mila euro. Perché, mi chiedo, solo noi Italiani siamo massacrati ed i Tedeschi e gli Spagnoli no? Che aspettiamo a capire che i nostri politici ci stanno portando alla rovina? Tutti. Senza escludere nessuno. Chissà cosa ha promesso anche a Grillo l'Europa, visto che ora  è diventato europeista sfegatato, contrariamenre a quanto affermava fino a pochi mesi fa. Poveri noi, che siamo solo da compatire, visto che 58mila Italiani non sono capaci di eliminare circa 1000 corrotti tra politici e dirigenti, tutti pronti a svendere la nostra bella patria