Se mai vi capitasse di andare al santuario di San Giovanni Rotondo

E' da poco passato il Natale e non voglio essere cattiva, però è giusto  informare chi mi segue di quanto mi è accaduto nel parcheggio del Santuario di San Giovanni Rotondo.
Nel mese di luglio mi trovavo con la famiglia ed amici in Puglia. Durante il viaggio, mio marito decide di  passare dal santuario di Padre Pio, a cui è devoto, per una preghiera. Posteggiamo le automobili nel parcheggio e paghiamo regolarmente il posteggio per un'ora.
Io non mi reco nel santuario, per fare compagnia alla nostra cagnetta. Dopo circa cinquanta minuti, avverto il cerbero che mi girava attorno e che mi aveva fornito di biglietti per il parcheggio, che sarei andata al bar difronte, per comprare una bottiglietta d'acqua fresca per dissetare la cagnolina.
Fatto ciò, rientro con un minuto di anticipo alla scadenza stabilita dell'ora.
Il cerbero era sparito, lasciando sul parabrezza della mia automobile una multa.
Visto che è impossibile compilarla in meno di un minuto, ne deduco che l'aveva già preparata.
Telefono al numero presente sulla multa, informando dell'accaduto l'impiegato.
 Con molta leggerezza il tizio mi confessa che  hanno ricevuto già delle contestazioni simili e di non preoccuparmi se la multa non poteva essere pagata subito, visto che nel parcheggio non c'era più l'addetto. L'importante era che venisse pagata. Cosa che è stata fatta, al nostro rientro in sede.
Or bene, prima di Natale mi arriva  una notifica di recupero crediti di un avvocato di 71,00 euro, per il ritardo con cui avevo pagato la multa.
A prescindere che abbia trovato tutto l'accaduto disgustoso, avverto coloro che si trovassero a visitare il Santuario, di stare attenti a questo nuovo modo di speculazione.
Povero Padre Pio. Chissà come si rigira nella tomba...........

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