I giovani e la speranza

Due giorni all'insegna della musica. Della buona musica. Quella che canta i sentimenti e le tradizioni della nostra terra. Musica antropologica, oserei definirla.  Musica che nasce dalla passione, dall’animo per il pathos che esprime e forse anche dallo stomaco per le crude verità nascoste e sofferte.
Musica che può essere canto di rabbia per una terra abbandonata, che alcuni giovani calabresi, però, non lasciano, per creare un palcoscenico di denuncie civili che noi, il popolo, ascoltiamo, ma che diviene un canto lontano e non sentito per chi avrebbe anche il potere politico di cambiare le cose. Ma il potere non è sempre accompagnato dalle intenzioni. Quelle rimangono ancorate ai discorsi.  Quelli che  “sono solo parole”,  per esprimere un concetto con un ritornello di una canzone.
Tra i giovani che sono parte integrante di una terra che necessita di personaggi puliti, troviamo Dario Brunori, noto cantautore, ormai di fama nazionale, che riscuote consensi  sia tra i giovani che tra "il reparto geriatria" ( come lui stesso ha ironizzato) per i  messaggi che le sue canzoni esprimono.
Ieri si trovava nella nostra città per ricevere il premio “Colonna d’oro per la musica”  alla tredicesima edizione del  Magna Grecia film festival.
Ieri sera, ultimo giorno del festival,  una ventata di ironia e musica che, come sempre nei concerti di Dario, ha divertito tutti.
Canzoni, musicate e scritte da lui, note al pubblico che stornellava assieme all’artista, divertendosi, come se si trovasse in casa d’amici. Perché questa è una caratteristica che si prova ai concerti di Brunori. Cantare e sorridere alle divertenti battute dell’artista, accompagnato al violoncello dal bravo Stefano Abate.
Stamani ha continuato il tour catanzarese con l’associazione Officine Buone nel reparto di pediatria all’ospedale Pugliese Ciaccio, diretto dal dottore Raiola, per dilettare i piccoli ammalati e i loro familiari.
 Officine Buone, un modo nuovo di fare Volontariato, organizza, in collaborazione con l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, speciali laboratori di arte-terapia e giornate di assistenza e intrattenimento artistico per i pazienti e i loro parenti.
Leader del progetto, un altro calabrese, Ugo Vivone, che per il 2015 ha proposto uno SPECIAL STAGE, un primo talent buono realizzato all’interno degli ospedali, dove si esibiscono giovani cantanti, facendo buona musica e rendendosi anche protagonisti nel mondo del volontariato e dove possono magari vincere un premio messo a disposizione degli sponsor, come borse di studio in scuole musicali o contratti o anche altre diverse opportunità.
Due giorni e due giovani che ci hanno comunicato speranza di un mondo migliore.

NORMA ALENI CAROLEO, Presidente associazione Opportunità.






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