Fra un paio di mesi, i Catanzaresi saranno chiamati per esprimere un voto per la scelta di una nuova classe di amministratori.Gli elettori si recheremo nei seggi a malincuore se nelle varie liste leggeranno nomi di candidati non adatti a risollevare il città dal vicolo cieco in cui si trova.Gli elettori del terzo millennio sono più partecipativi e più informati rispetto a quelli del 900. La generazione degli “anta”, attaccata al giornale e proprio a quello di carta, è meno propensa ad una continua informazione ( a volte fatta d'inesattezze, oggi definite bufale) inviata dai social network. I giovani, invece, vivono attaccati al computer e al telefonino. Ed anche se le informazioni che si scambiano non sono tutte attendibili, c’è, comunque, un continuo tam tam che li tiene vigili alle vicende che accadono accanto ed intorno a loro. Però, i giovani, oltre ad essere aggiornati, sono anche più arrabbiati, più sconfortati, più poveri, più disoccupati grazie ad una politica sbagliata che non ha colori politici. Errori di tanti e pure duraturi.Il disagio aumenterebbe se vedessero nelle liste i soliti noti, inseriti dall’alto. Magari il voltagabbana della politica, o il disoccupato che fa l’amministratore come un investimento economico o, addirittura, l'ignorante che crede di poter vestire qualsiasi ruolo.La nuova (e pure la vecchia) generazione si chiederà: per chi votare?Ci piacerebbe leggere liste con nomi di persone sagge, preparate, in grado di esprimere, incarnare e realizzare valori sani. Persone che sappiano varare politiche cittadine che difendano, aiutino le piccole e medie imprese, i commercianti e gli artigiani della città.Saremmo tutti più contenti nel vedere nuovi negozi nelle nostre vie, ma gestiti da Catanzaresi e non da Cinesi.Ci piacerebbe che in tutte le liste dei vari partiti si facesse un politica di qualità e non di quantità. Meno liste e più requisiti. Non dimentichiamo che siamo capoluogo di provincia e di regione. Forse immeritatamente, ma lo siamo e quindi difendiamoci la nostra bella ed antica città dalle grinfie degli avvoltoi.La Dama
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