Mercoledì, 27 novembre 2013. Roma. Io ero presente con le mie amiche. Incontro tra Berlusconi ed il vero popolo di destra. Nella strada c’era tantissima gente, fiera di sbandierare il simbolo di Forza Italia. Qualche cretino, il solito ragazzino incolto ed in cerca di pubblicità, ha cercato di farsi notare con il metodo della violenza: spintoni che davano fastidio soprattutto ai poveri cameramen che, in quel mare di folla, faticavano a fare il proprio lavoro.
Le forze dell’ordine, schierate e tranquille, erano tante perché Napolitano potesse dimostrare che era una riunione sovversiva, magari frenata dalla polizia. Ma molti cuori dei militari erano preoccupati, come tutti noi, per la fine della Democrazia in Italia.
Il momento è tragico. Vorrei ricordare ai giovani che oggi è morto il POPOLO SOVRANO, che non conta più niente nelle scelte politiche.
A che cosa servono le elezioni, quando una magistratura politicizzata, in combutta con la sinistra, può eliminare dal Parlamento un eletto da una forza immensa del popolo?
E’ un atto di una gravità inaudita per la libertà. E’ una scelta infame per eliminare i politici che hanno un seguito. E’ la stessa porcheria che la sinistra ha fatto a Craxi, che è stato l’unico statista a riconoscere l’intrallazzo economico di cui godono i partiti politici. In quella storica seduta nessuno della sinistra, che già aveva grossi interessi economici (vedi le Coop, le assicurazioni, ecc.) si alzò per dire “è così per tutti i partiti”. Tutti rimasero seduti per mandare sulla forca solo Craxi, che, ricordo ai più giovani, era un politico di spessore. Tutti, tanto con la DC finita, con Moro morto, presto i vecchi politici di centro sarebbero passati alla sinistra con varie sigle. Hanno persino scelto tra il mondo della botanica, cercando un nome di un fiore semplice, pulito, come la margherita: un insieme di vecchi volponi della DC che, cambiata casacca, all’improvviso sono divenuti tutti di sinistra.
Oggi possiamo dire che un altro delitto si è compiuto.
Piangi, Popolo, hai solo da pagare tasse su tasse. Il tuo voto non interessa a nessuno.
Si può ripetere la frase che nel film “Il marchese del Grillo” disse il mitico Albertone “IO SO’ IO E VOI NON SIETE UN C…O”.
Questo è il vero colpo di Stato, non contro il mondo istituzionale, ma contro il popolo. Colpo di Stato, organizzato dal Quirinale e dal Parlamento dove uno squallido mondo mangia e vive a spese di un popolo che soffre e non conta niente.
E soffre col cuore, come tanti che tra la folla piangevano per l’ingiustizia che si stava compiendo. E non era un popolo di sfaccendati. Né c’erano bimbi e stranieri per far numero, come si nota nelle sfilate della sinistra e del sindacato. C’erano solo Italiani, quelli veri che amano il loro paese, ma soprattutto la LIBERTA.



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