Ritemprarsi altrove per sopravvivere in una città morente

Il viaggio è un tuffo nella conoscenza di luoghi, uomini, arte diversi da quelli a te vicini e che tu sei abituato a vedere nel paese in cui vivi.
Il viaggio t'insegna a dare maggiore dignità all'uomo e comprendi che il mondo può, per fortuna, essere anche diverso dal luogo in cui vivi.
Per Seneca "viaggiare e cambiare luogo infonde nuovo vigore alla mente".
Perfettamente convinta della verità di tale asserzione, perciò, spesso parto per vedere nuovi mondi, per conoscere nuove usanze, abitudini, modelli di governo ed esempi di politica. Da poco sono rientrata da un viaggio a Malta, dove mi sono recata con due amiche.
Si sente spesso dire "tutto il mondo è paese", come a voler confermare che gli errori di un luogo, si ritrovano anche in altre zone. Ma niente è più falso di questo adagio.
A Malta, isola di grande turismo, innanzi tutto non trovate un negozio di cinesi. Ne abbiamo visto solo uno alla periferia estrema della Valletta, ma era un centro massaggi.
Non esistono extracomunitari con la mano tesa per chiedere l'elemosina né che arrivino nell'isola  col beneplacito del governo (come succede da noi).
I locali, anche quelli notturni, hanno prezzi modici ed una consumazione costa un quarto di quanto la paghiamo in Italia. Il prezzo dei biglietti dei bus è di un euro e cinquanta e dura per tutto il  giorno, dalle sei del mattino fino alle ventidue.
In poche parole, con un euro e cinquanta abbiamo percorso 400 Km.
Se incontrate il nostro sindaco, ricordategli questo particolare, che non è di poca importanza.
Ogni luogo è ornato di aiuole fiorite ed ogni casa ha il perimetro esterno più pulito di quello chiuso nei propri confini recintati. Non esistono, perciò, erbacce. A nessuno verrebbe in mente di rubare un fiore. E' cosa pubblica, perciò appartiene a tutti. Un tale concetto -forse- è difficilmente comprensibile dai politici italiani, sia di destra che di sinistra, che non provano nessuna vergogna ad intendere la res publica come la tasca propria.
Inoltre, nell'isola di Malta, dove non sono presenti  alte montagne, c'è carenza di acqua. Ciononostante, le piante sono rigogliose e tutti hanno in considerazione l'acqua come un bene prezioso che non deve essere sprecato. Ironia della sorte, da quanto ci hanno raccontato, costa meno che a Catanzaro, dove di "bene prezioso" ne abbiamo in abbondanza.
Non sarebbe il caso d'informare il nostro sindaco anche di questo?
Per non parlare dei rifiuti. Non ne vedi in nessun luogo.
All'interno delle case e dei cortili avviene la raccolta differenziata, perciò non esistono cassonetti né nelle città né nelle campagne.
Ovunque ci sono aree riservate dei cani, quindi è nullo il randagismo.
Vi pare poco? Per i Maltesi ricevere tanti servizi, offerti grazie al  ricavato delle tasse pagate da ogni contribuente, è naturale. Mi chiedo perché ciò che è naturale per gli altri, debba essere un miraggio per noi.
Alla fine di ogni viaggio nasce in me la voglia di trasferirmi magari in un posto dove esista l'ordine ed il rispetto verso il cittadino.
Chissà che un giorno non mi decida a tagliare il cordone ombelicale con la mia terra che, nonostante tutto, continuo ad amare.

Malta è una terra bucolica che ti dona serenità a guardarla. Tanto verde e poco cemento. I muri di cinta sono costruiti con pietra locale.

In piazza Repubblica i getti di acqua cambiano secondo l'intensità della musica che viene trasmessa.

Da qualsiasi parte uno si giri, in fondo si vede sempre il mare. Valletta è stata costruita in modo tale che ogni strada porti al mare.

Anche se la foto non ci permette di ammirare il mare, è, comunque,  possibile notare la pulizia delle strade e la mancanza assoluta di cassonetti.


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