Aiutare gli anziani è civiltà.

Si è svolto stamani un incontro coi responsabili del CSV, dottor Stefano Morena e Giulia Minniti, i rappresentanti di alcune associazioni e le assistenti sociali del Comune di Catanzaro, per discutere sulla possibile creazione di un segretariato sociale per anziani presso la sede dell’Umberto I, che risponda ai bisogni dei concittadini che abbiano superato i sessantacinque anni.
 E’ da tener conto che la nostra popolazione è regressiva, cioè ci sono 142,8 anziani ogni 100 giovani (considerando quelli che vanno da 0 a 14 anni). Quindi, è necessario che ci sia una sinergia di forze tra pubblico e privato per far sì che i concittadini avanti con l’età, abbiano ogni aiuto possibile per i dubbi o le difficoltà che potrebbero incontrare sul loro cammino.
Il dottor Moreno del CSV ha fatto un chiaro quadro della situazione dell’Umberto I:
“La gestione di sei o sette mesi può esser vista come una verifica della situazione complicata da gestire se considerassimo solo le associazioni che volontariamente operano e hanno operato con l’entusiasmo dovuto. A questo punto bisogna ragionare sui reali fruitori dell’Umberto I e arrivare agli obiettivi con un’indagine ragionata. Logicamente perché il centro anziani funzioni, necessitano la collaborazione delle istituzioni, oltre quelle delle associazioni di volontariato, coadiuvate dal CSV”.  
L’assistente sociale, Serina Procopio, responsabile dei centri sociali del comune di Cz, ha ribadito:
“In città esistono cinque centri sociali: Aranceto, Gagliano, Pontepiccolo, Pontegrande, Lido ed ora anche questo di cui stiamo discutendo, che è nato come centro diurno. E’ importante, proprio per la posizione dell’Umberto I, sito nel cuore storico del capoluogo, considerare che in questa zona c’è una buona fetta di popolazione istruita ed attenta, che deve essere indirizzata alla frequentazione del centro, con la certezza che possa incontrare volontari che abbiano voglia di tener viva la loro mente con lettura e critica di libri, di giornali e, possibilmente, giochi della mente, laboratori, ecc.
Anche la presenza di giovani che vogliano partecipare con le associazioni per un lavoro utile è da tenere in conto”.
L’assistente sociale, Antonietta Rao, responsabile degli emigrati presenti sul territorio, ha proposto di considerare anche gli stranieri in età avanzata come possibili fruitori dei servizi del centro.
La Presidente dell’associazione Opportunità, Norma Aleni, invitata dal dottor Moreno ad esporre il progetto per il segretariato sociale, ha sottolineato, che, “In fondo esso sarebbe un grande aiuto per le istituzioni, perché proprio attraverso i volontari ed al loro lavoro, si eviterebbero innumerevoli spostamenti all’anziano da un ufficio all’altro per ricevere magari solo informazioni burocratiche, poco utili alla risoluzione del suo problema. Tutto ciò si renderebbe ancora più grave in presenza di persone fragili, magari non capaci di utilizzare al meglio l’informazione ricevuta. Il compito del segretariato sociale è accogliere l’anziano e far sì che sia aiutato nelle procedure utili  fino a fissare l’appuntamento con l’ufficio più idoneo ad estinguere la preoccupazione derivante dall’incertezza della soluzione di quanto gli sta a cuore".
Infine, ha sottolineato che tra le varie associazioni operanti all’Umberto I,  ci sono anche quelle, come la sua, che si dedicano alla cultura e all’ascolto, anche se deve riconoscere che le altre associazioni hanno contribuito a far crescere il numero degli anziani frequentanti il centro, proprio grazie alle attività meno impegnative.
Ha concluso l’incontro il dottore Morena, fissando un ulteriore incontro anche con i responsabili di altri enti per meglio definire i contatti utili per un buon funzionamento de segretariato che dovrebbe essere operativo da settembre.

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