BRUNORI SAS: E' STATO UN PIACERE!!!!

Arrivo alle 15,15. Il concerto, puntuale, era iniziato da 10 minuti. Fatico a trovare un posto. Finalmente una sedia vuota. Mi siedo e lo ascolto: Brunori Sas, ovvero Dario. Lo conosco da tanto, senza averlo mai visto. Anche lui conosce me, senza avermi mai vista.
Filtro di unione tra noi, due sue amiche che vivono a Milano: Laura, mia figlia,  e  Paola.
Nella sala dell'università, Dario viene intervistato da Fabiola Lacroce, studentessa, che ha dimostrato capacità ed anche buona volontà nello studiare la vita ed i brani del cantante, ponendogli domande pertinenti ed  "azzeccate".  Brava.
Lui, il cantante calabrese più conosciuto ed apprezzato del momento, è simpatico oltre che competente. E' il vero uomo mediterraneo: intelligente, sagace, intuitivo.
 E' un degno discendente dei filosofi del meridione d'Italia che si sono distinti, tutti da Pitagora in poi, senza tralasciare nessuno, per genialità.
Risposte semplici e complesse, quelle di Dario, tra sacro e profano, tra allegria e malinconia, tra nostalgie passate e prospettive future, tra calabresità pura ed cosmopolitismo musicale.
Racconta che uno dei suoi album "Il cammino di Santiago in taxi" nasce da una storia vera: cioè, da una signora "di queste parti", che decide di coniugare ricerca spirituale e confort.
Io ascoltavo e sorridevo. Non potevo interromperlo per svelargli che prendevo il taxi solo la sera, dopo aver percorso venticinque chilometri a piedi. Non potevo interrompere il suo racconto. L'attenzione del pubblico era focalizzata su di lui, come la mia d'altronde.
Alla fine del concerto mi sono avvicinata. Gli ho semplicemente detto "sono la mamma di Laura, la signora del cammino di Santiago". Mi ha abbracciata con calore. Eravamo felici dell'incontro, sinceramente.
Lui perché finalmente dava un viso alla signora che gli aveva ispirato il titolo dell'album, io perché abbracciavo un giovane filosofo mediterraneo, che insegue i sogni e li realizza, che cerca la gioia anche cavalcando il dolore, che vive con la consapevolezza che la sua arte, fatta di poesia e musica, è una buona compagna di vita, capace a farlo conoscere al mondo ed anche di fargli conoscere una signora matura, ma senza età, che vive di sogni, di musica, di concerti e di poesia. Ciao Dario. Ti abbraccio e con immensa gioia.

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